S’aranzada, prodotto tradizionale della Sardegna

S’aranzada o S’arantzada (l’aranciata) è un dolce tradizionale della Sardegna, preparato con scorza d’arancio candita nel miele e con mandorle. Lo si trova con facilità nelle zone del nuorese, in particolare nella Barbagia di Nuoro e nelle Baronie, un tempo preparato a livello familiare, considerato un dolce molto raffinato e offerto nei festeggiamenti e ricorrenze, in particolare nei matrimoni i cui ricevimenti in questi territori durano anche qualche giorno. Oggi S’Aranzada è un dolce prodotto dalle pasticcerie e distribuito in tutto il mondo, anche se ancora poco conosciuto, riesce a conquistare anche i palati più esigenti con il suo delizioso dolce-amaro.

La scheda della Regione Sardegna definisce il disciplinare che viene redatto per tutti i prodotti della tradizione e per questo protetti e valorizzati. Infatti i con il termine “prodotti tradizionali” s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Il “sistema” dei prodotti tradizionali è regolamentato dal decreto del 18 luglio 2000.
Prodotto Tradizionale” è un marchio di proprietà del Mipaf che si colloca al di fuori della normativa sulle attestazioni DOP, IGP e STG.

Descrizione sintetica del prodotto

Dolce d’arance candite nel miele e mandorle di circa 1 cm di altezza e porzionato in piccoli pezzi romboidali. Colore, aroma e gusto sono di agrume dolce. La consistenza è complessivamente gommosa e di compattezza variabile a seconda delle proporzioni e del taglio degli ingredienti.

Dopo l’eliminazione della polpa la scorza del frutto viene tagliata in grossi spicchi; si aggiungono le mandorle intere, pelate e tostate, che entrano nel composto durante la fase di canditura con miele o sciroppo di zucchero e miele. A cottura ultimata il composto viene rovesciato su un piano di legno e steso in una forma quadrata o rettangolare; una volta raffreddato il composto viene tagliato a piccoli pezzi romboidali; si conserva in frigorifero.

Il disciplinare è molto preciso anche nelle tecniche di lavorazione e il materiale utilizzato, si parla infatti di: tegami, coltelli, mestoli, canovacci, tavolo, fornelli e frigoriferi. Metodiche omogenee e regole tradizionali da oltre 25 anni.