La Sardegna è ferita… ancora una volta
Le ferite della Sardegna non si contano più, ogni estate con la complicità delle alte temperature, dei venti e soprattutto dell’incuria, centinaia e centinaia di ettari di macchia mediterranea, insieme al loro ecosistema di animali, aziende agricole e piante uniche vengono spazzate via dal fuoco. Questa volta però è diverso, gli ettari sono oltre 20 mila, mai un disastro di questa portata aveva colpito la nostra Isola. Mai prima d’ora ci era stato portato via un albero simbolo per ogni sardo, l’olivastro millenario di Tanca Manna a Cuglieri. Non esistono parole, non esiste stima di danni che possa quantificare il dolore e il valore che questo eroico albero rappresentava (nelle foto in basso, ciò che resta dell’olivastro e un ulivo ancora in balia del fuoco).
Le immagini sono ricorrenti sui social, siamo disponibili a definire la titolarità secondo i diritti d’autore qualora richiesto.
Si conteranno gli animali morti, cani pastore che fino all’ultimo hanno cercato di mettere in salvo le pecore. Aziende rase al suolo, insieme ai capannoni con le riserve di fieno per bestie che non ci sono più.